Sabato 23 settembre ‘06 alle 22.30 il grande ritorno di
“gnu economy”

Dove? Sicuramente ‘live’ al
- M I T R E O -
Vicolo delle palle*, 27 Roma, Zona Via Giulia
*è vero, non vi stiamo prendendo for the bottom (in giro)...
Crew in pillole:
Fab-olous Q-gia – pentole e piatti
Andres Gabriel – 6 corde
Andy Rossi Stewart – 6 corde (più acute)
Adrian Gabrielly – solo 4 corde
Rick Demiurgo – tasti bianchi e neri
Terence Trent Cugy – corde (vocali)
An3a Luky – corde (vocali)
Un fervido ringraziamento a SOL INVICTVS.
P.S.: Vi aspettiamo gioiosi e festanti in gran numero
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...e che dire? (spazio riservato ai soci del ‘gnu vaffanclub’)
“…Wow! Tutte le canzoni più sputtanate della storia del rock in un solo show! Questa volta non me lo perdo!” Pollicino
“Ma il liscio quando lo suonano?” Uno tipo paziente che aveva sbagliato locale.
“La storia di ‘Gnu Economy’ è sicuramente di quanto più originale e pericoloso si possa incontrare in una band che non ha neanche un pezzo originale! Partito come un quartetto rock al più classico stile chitarra-basso-batteria, è andato evolvendosi fino a diventare un mostro dinosaurico (vista l’epoca dei pezzi eseguiti dal vivo) su cui neanche gli stessi membri hanno più il controllo. Sguscia via dalle mani dei musicisti come una anguilla. La riprova è la incostanza nel proporre una scaletta stabile, pur non avendo la possibilità di provare cose nuove. Si cambia, ci si adatta al pubblico, al locale, alle luci, al palco, si trasforma da rock band ad avanzi di cabaret di infimo livello. O forse no. Abbiamo assistito una volta addirittura ad uno scambio totale di strumenti... Insomma, assistere ad una esibizione di questo gruppo è sempre un’audace sorpresa da accettare a rischio e pericolo della audience” Il Gazzettino di Portogruaro (inserto speciale vacanze sett.’06).
“Gnu Economy....mmmhh... e che vor dí?” Il portiere dello stabile dove vive il pianista.
“Ubi maior, minor cessat, ovvero andate a vederli e non esisteranno più altri gruppi che loro” Uno spettatore che aveva appena fumato qualcosa di strano.

... l’autore della locandina stressato dal lavoro domestico...
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